I più attenti di voi se ne saranno accorti, la settimana scorsa siamo stati ospiti dello showroom Faber di via Pontaccio a Milano. Abbiamo parlato di qualità dell’aria e di come è possibile migliorarla con pochi e semplice accorgimenti.
La Qualità dell’Aria che Respiriamo
Avete mai prestato attenzione all’aria che respirate? Non ci pensiamo mai, ma passiamo gran parte del nostro tempo chiusi tra quattro mura domestiche, o in ufficio, e respiriamo mediamente ventimila volte in una sola giornata. Impressionante vero? Assicurasi una buona qualità dell’aria è quindi importate tanto quanto controllare la purezza dell’acqua che beviamo o la qualità del cibo che consumiamo.
Migliorare la qualità dell’aria è la mission di Faber, azienda italiana leader nel mondo delle cappe per cucina. Sessant’anni fa, in un piccolo laboratorio artigianale a Fabriano, ha inventato la prima cappa da cucina con in testa il comfort di chi abita una casa. Da allora, per il design dei suoi prodotti, Faber è sempre stata al passo con i tempi e con i mutamenti della società.
Lo ha fatto quando ha inventato Nautilus, il diffusore Faber che permette di ridurre le dimensioni delle loro cappe grazie alle geometrie ottimizzate e allo studio fluidodinamico della girante.

La cappa Talìka di Faber monta la tecnologia Nautilus ed è la prima cappa verticale ultrasottile – il suo spessore è di soli 8 centimetri.
Lo ha fatto quando ha introdotto la tecnologia steam off per eliminare totalmente l’effetto condensa, fenomeno sempre presente nelle nostre cucine ma che assume particolare rilevanza con i piani cottura a induzione. Lo ha fatto quando ha introdotto tecnologie led per il risparmio energetico e la connettività in remoto, per aumentare la fruibilità di persone con ridotte capacità motorie. Ciò che rende l’azienda di Fabriano veramente innovativa non è la rincorsa dell’ultimo trend lanciato sul mercato: il design per Faber non è una moda, ma una ricerca estatica che migliora la funzione e l’efficienza delle prestazioni.
Ma durante l’evento nello showroom milanese del brand non si è parlato solo dei loro prodotti. La qualità dell’aria di casa passa anche attraverso un’insospettabile alleato: le piante. Con noi era presente anche la green designer Sonia Santella Landh, che ci ha spiegato come utilizzare le piante per contribuire al miglioramento di ciò che respiriamo. Ecco qui qualche suggerimento:
- Le piante con foglie carnose e molto grandi sono le più indicate per pulire l’aria che respiriamo.
- Le foglie delle piante funzionanno esattamente come i filtri dei nostri condizionatori: ogni due mesi è bene pulirle e lucidarle con un panno bagnato, per il loro benessere e per il nostro.
- Sì alle piante anche in camera da letto, non è vero che di notte sono nocive per la nostra salute.
- In cucina meglio tenere solo piante aromatiche, belle e utili perché aiutano ad assorbire l’umidità. Unica accortezza: non vicino ai fornelli ma possibilmente vicino ad una finestra.
- Se si decide di utilizzare una composizione di piante, accostare massimo 2/3 specie diverse.
Grazie Faber per averci aperto le porte di casa e averci fatto capire come l’aria, sfuggente e impalpabile, possa essere plasmata e trattata come materia solida, per migliorare le nostre vite e il nostro benessere. Vi lasciamo con alcuni scatti dell’evento e del pranzo, ispirato alla leggerezza dell’aria e cucinato per noi dal cuoco Andrea Mainardi.